Ha preso il via l’Olivo Tour.
Studiato e organizzato da Agricola Internazionale , in queste settimane estive, porterà i nostri agronomi in giro per i frantoi della Toscana, con una serie di eventi su invito studiati per proporre soluzioni nutrizionali e di difesa contro la mosca dell’olivo per gli olivicoltori toscani.
Olivo Tour nasce dall’ascolto delle necessità e dall’affiancamento quotidiano di Agricola Internazionale alla sua clientela, con i nostri Alessandro Farnesi e Antonio Coccina, tutti e due dottori agronomi, sempre pronti ad ascoltare le esigenze dei clienti.
Quello della difesa della contro la mosca dell’olivo è un tema che il team di Agricola Internazionale ha già avuto modo di approfondire nell’appuntamento digital del 14 maggio scorso, organizzato dall’ODAF (Ordine dei dottori agronomi e forestali delle province di Pisa, Lucca e Massa Carrara).
Durante l’evento – a cui hanno partecipato con i loro interventi anche Marco Carbone (ODAF PI LU MS) e Bruno Bagnoli, DIBAF Università della Tuscia – Antonio Coccina di Agricola Internazionale haillustrato le proposte aziendali per il controllo integrato della mosca dell’olivo.
La mosca delle olive (Bactrocera oleae)
Tema portante dell’Olivo Tour sono i consigli illustrati dal team di Agricola Internazionale per la prevenzione e difesa dalla mosca dell’olivo nell’era post dimetoato.
Infatti la mosca dell’olivo – insieme ad altre avversità come la tignola, la cocciniglia mezzo grano di pepe o la rogna dell’olivo – è tra le problematiche più temute dagli olivicoltori, potendo causare danni a livello qualitativo e quantitativo.
La femmina della mosca dell’olivo, infatti, depone le uova sotto l’epidermide dei frutti.
Le larve che ne fuoriescono si nutrono della polpa, scavando gallerie.
Obiettivo prevenzione
Come ben spiega anche un articolo pubblicato su Agronotizie, per proteggere le olive dalla mosca esistono valide alternative al dimetoato, che per anni ha rappresentato la principale arma chimica della lotta contro questa avversità.
La cosa più importante da capire è che a livello strategico oggi è necessario cambiare paradigma e puntare tutto sulla prevenzione più che sulla cura, andando alla ricerca di soluzioni ecocompatibili, in linea con il prossimo programma Farm to Fork promosso dall’Unione Europea.
Quali strategie?
Le strategie per affrontare la mosca dell’olivo andrebbero modulate e integrate in funzione della zona ma, in generale possiamo suggerire:
- trappole per il monitoraggio e la cattura massale degli esemusplari adulti
- impiego del caolino
- zeoliti
- prodotti rameici consentiti in agricoltura biologica per svolgere un’azione repellente