Botrite, muffa grigia della vite

Cause, sintomi e rimedi a base di zeolite

La botrite della vite, anche detta muffa grigia della vite, è un fungo saprofitario (cioè capace di sopravvivere anche sui tessuti morti) che colpisce il vigneto causando danni economici e qualitativi alla produzione e per questo motivo è particolarmente temuta dai viticoltori.

Normalmente presente in natura, la botrite si scatena quando le condizioni climatiche sono avverse, in particolare quando tra giugno e luglio si verificano alti tassi di umidità.

Nelle piante di vite, la botrite colpisce soprattutto gli acini in fase di invaiatura e maturazione ma non risparmia neppure i germogli, le foglie o i tralci, manifestandosi visivamente sotto forma di muffa di colore grigio cenere. Le varietà con grappoli compatti sono le più sensibili a questa malattia.

Zone colpite dalla botrite della vite

La botrite causa più o meno danni a seconda di dove colpisce. In particolare:

  • A livello di acini: quando la botrite colpisce gli acini questi si scuriscono, assumendo tonalità diverse in base alla varietà di uva e allo stadio della malattia. In un secondo tempo diventano molli e si coprono della caratteristica muffa grigia. Se il clima è secco, il grappolo tende a seccare, dando vita a delle necrosi. I danni per i viticoltori in questo caso possono essere ingenti.
  • A livello di foglie: la botrite si manifesta sulle foglie con necrosi rosse, presenti soprattutto lungo i bordi e in seguito estendibili a tutto il margine. Fortunatamente in questo caso i danni per i viticoltori sono contenuti.
  • A livello di tralci e germogli: Sui germogli la botrite della vite può comparire sotto forma di marciumi molli, che poi si coprono di muffa e seccano. Sui tralci, quando sono ancora giovani, creano necrosi e imbrunimenti sparsi.

Il nome “botrite” deriva dall’antico greco βότρυς, che significa grappolo. E, infatti, questi funghi si distinguono proprio per i conidiofori ramificati a grappolo.

Come combattere la muffa grigia dell’uva?

La botrite deve essere prevenuta su due fronti:

  • Mettendo in atto una perfetta pratica agronomica prima dei trattamenti (togliendo i polloni in eccesso, praticando la defogliazione quando il grappolo è arrivato a maturazione per creare una buona areazione…).
  • Avviando trattamenti preventivi, ad esempio durante la fase di pre-chiusura del grappolo su vite, per arrivare a ricoprire aree che potrebbero risultare difficilmente raggiungibili nelle fasi di sviluppo successive, ma dove tuttavia i patogeni si sviluppano più facilmente. Le spore fungine, come ad esempio quelle di Botrytis cinerea, sono presenti infatti durante tutte le fasi dei cicli colturali e si sviluppano in presenza di condizioni ambientali favorevoli.

BIG – Zeo, alleato naturale contro la botrite della vite

Fortunatamente la botrite può essere contenuta anche con prodotti biologici in grado di contrastarne l’insorgenza. Anche per la botrite della vite il nostro team di Agricola Internazionale suggerisce l’uso di BIG – Zeo, prodotto consentito in agricoltura biologica che – grazie alla zeolite corroborante – regola i livelli di umidità sulla pianta e riduce drasticamente i problemi associati a eccessiva presenza di acqua, lavorando contro lo sviluppo delle condizioni ambientali che ne favoriscono la crescita.

In particolare, BIG-Zeo raggiunge la sua massima efficacia quando riesce ad accumularsi sulla superficie del frutto/ortaggio e può essere utilizzato fino al momento del raccolto, non lasciando nessun residuo pericoloso. Non è previsto nessun tempo di carenza.

Perché Big-Zeo è utile? Per due motivi in particolare:

  • Effetto sulla cura delle ferite: spesso le ife fungine, ma anche i batteri, entrano nel tessuto del frutto o della foglia attraverso micro ferite presenti sulle superfici vegetali. BIG-Zeo, grazie alle sue proprietà fisiche e meccaniche, assorbe l’umidità dalle superfici dei tessuti, favorendo la cicatrizzazione dei tessuti e dando ai patogeni minori possibilità di penetrare, di riprodursi e sviluppare infezioni.
  • Azione meccanica: grazie all’alto livello di micronizzazione della clinoptilolite, BIG-Zeo arriva in cristalli microscopici. Quando applicato alle coltivazioni, sviluppa un’alta azione coprente creando un ambiente inospitale per le ife che tentano di penetrare verso i tessuti e creando una barriera meccanica che previene la riproduzione del micelio.

Applicazioni di BIG – Zeo

BIG-Zeo può essere applicato in polvere, o in miscela con l’acqua. utilizzando un atomizzatore o simile equipaggiamento

  • In polvere: 10-15 Kg/ha utilizzato tal quale ogni 2 settimane. La dose può essere ridotta a 6-8 Kg/ ha, qualora sia utilizzato insieme ad altri trattamenti. Nei periodi ad alta umidità ambientale il trattamento può essere ripetuto più frequentemente, ogni 7-10 giorni
  • In sospensione acquosa: 1-5 Kg/100 l per via fogliare ogni 2 settimane. È consigliabile mantenere la sospensione in continua agitazione così che non depositi. Nei periodi ad alta umidità ambientale il trattamento può essere ripetuto più frequentemente, ogni 7-10 giorni.

Hai domande?

Vorresti saperne di più sulla zeolite e sul nostro prodotto BIG – Zeo? Rompiamo il ghiaccio, contattaci senza impegno per avere consigli e informazioni.

Vuoi scoprire di più sui biostimolanti utili per la coltivazione dell’uva da tavola? Abbiamo scritto un articolo anche su questo! Approfondisci qui. Se invece ti interessano i nostri consigli sulla concimazione per la vigna, questo articolo fa al caso tuo.

 

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