Mosca delle olive e non solo. Si è concluso in questi giorni l’Olivo Tour 2022 organizzato per il secondo anno consecutivo da Agricola Internazionale e i temi affrontati sono stati soprattutto quelli riguardanti le avversità più temute dagli olivicoltori, con relative soluzioni.
Un po’ di numeri…
L’evento nasce come risposta alle necessità di aggiornamento e approfondimento dei partner e clienti olivicoltori toscani e non solo. In tutto, tra marzo e maggio, sono state infatti tre le tappe toccate dagli agronomi di Agricola Internazionale, i quali hanno promosso una serie di eventi divulgativi e formativi all’interno di frantoi della Toscana e del Lazio. Il primo evento si è svolto il 25 marzo a Calenzano, nel bel contesto della Fattoria di Collina. Poi, il 22 aprile è stata la volta del Frantoio Nencioni di Certaldo e, infine, il 19 maggio si è tenuta la giornata conclusiva a Tuscania (Viterbo) in collaborazione con OP Latium. Sono state un centinaio le persone che hanno partecipato all’Olivo Tour tra olivicoltori, tecnici e consulenti delle varie aziende produttrici.
Focus sulla mosca delle olive
Dal palco delle tre presentazioni si sono alternati in tutto nove speaker tra tecnici di Agricola Internazionale, direttori dei frantoi, direttori e tecnici delle OP. Si è parlato in particolare dello stato di salute dell’olivicoltura locale, di nutrizione e anche delle problematiche legate alle patologie classiche, prima fra tutte la mosca delle olive. Quella della mosca delle olive (Bactrocera oleae), infatti, è una tra le avversità più temute insieme a rogna dell’olivo, cocciniglia mezzo grano di pepe e tignola perché può causare danni al raccolto sia da un punto di vista quantitativo sia qualitativo. La femmina della mosca dell’olivo, infatti, depone le uova sotto l’epidermide dei frutti; le larve che ne fuoriescono scavano all’interno delle drupe delle gallerie, nutrendosi di polpa.
Proposte per il controllo integrato della mosca delle olive
Durante l’evento il team di Agricola internazionale ha dato consigli per la prevenzione e la difesa della mosca delle olive, illustrando anche le proposte aziendali per il suo controllo integrato in alternativa al dimetoato, insetticida chimico che per anni è stato pilastro nella lotta alla mosca dell’olivo ma che oggi, essendo stato revocato, non può più essere utilizzato.
In particolare le strategie alternative sono da individuarsi nell’uso di caolino consentito in agricoltura biologica per creare un’azione repellente e l’adozione di trappole per il monitoraggio e la cattura.
Particolarmente efficace e sempre di maggior utilizzo negli oliveti è l’uso preventivo del caolino che, creando una pellicola bianca sul frutto, lo rende inospitale alla mosca delle olive.
Ha un’azione disturbante nell’ovideposizione anche l’uso di zeoliti, polveri di roccia sedimentaria che creano una patina sulle olive.
Le soluzioni per l’oliveto di Agricola Internazionale
In particolare, i tecnici di Agricola Internazionale hanno proposto:
- Big White: caolino corroborante per migliorare il metabolismo delle piante
e proteggerle da agenti atmosferici, insetti e parassiti. - Big Zeo: zeolite clinoptilolite micronizzata corroborante.
- Big Soap: potenziatore delle difese delle piante.
- Kimura: soluzione di concime a base di rame (solfato)
Leggi anche l’articolo Dieci domande sui prodotti per l’agricoltura a base di zeolite per saperne di più. Se invece non conosci ancora il caolino, la news Caolino, le domande più frequenti degli agricoltori potrebbe interessarti.
Non hai partecipato all’Olivo Tour? Contattaci!
Per risultati migliori, le strategie andrebbero sempre valutare e calibrate in base alla zona in cui sorge l’oliveto. Hai domande o dubbi? Contattaci, saremo felici di risponderti e valutare la soluzione migliore per le tue colture!